Archivio Categoria: Ciarpamate - Pagina 2

I giornali open access, la peer-review, l’editoria, e altre cose poco divertenti.

Avete mai provato a leggere un articolo scientifico ? Non quelli su Le Scienze o Focus o il blog di medbunker, proprio uno di quelli che gli addetti ai lavori chiamano “papers”, perché l’inglese è la lingua internazionale della scienza, e che io metto ogni tanto nei riferimenti bibliografici dei post del blog o della pagina di facebook ?

Facciamo un esperimento. Diciamo che volete controllare che io non abbia detto fregnacce nel mio vecchio articolo su cavoli e pesci che subappaltano il sistema immunitario. Andate alla fine dell’articolo, e trovate due riferimenti il primo punta a una pubblicazione scientifica che si chiama PloS One, l’altro ad un Journal (perché siamo international) un po’ più famoso, un certo Science.

Cliccate sul link che vi porta all’articolo di Science, e tutto quello che trovate è un paragrafo di testo.  Si  chiama abstract: è un riassuntino, asciutto asciutto, senza critiche ne senso, con il minimo indispensabile di informazioni per farvi sapere di che parla l’articolo intero. Però sotto vedete che c’è un link cliccabile con su scritto “Read Full Text”. E lo cliccate. E una bella mascherina vi salta fuori chiedendovi di fare login. Non siete iscritti a Science ? Facile, sborsate 150 dollaroni, e vi abbonate per un anno. Non vi frega niente di abbonarvi a Science ? Potete comprare il singolo articolo. Sono solo 20 dollari. Per 6 pagine. E, non è che lo pagate, ed è vostro: sarebbe il colmo. No, potete accedervi per un giorno soltanto.
Per fortuna è Science, e quindi la vostra biblioteca universitaria sicuramente paga l’editore perché voi, studenti, professori, ricercatori, possiate accedervi tramite Università.
Non siete universitari o accademici ? Eh, o trovate l’articolo per vie traverse usando la vostra abilità nel Google-fu, o dovete svuotarvi le tasche.

Il secondo link manda a PloS One. Un po’ scorati dall’esperienza precedente, cliccate lì. E, meraviglia, l’articolo c’è tutto, con tutti i grafici, i dati, la discussione, tutto scaricabile, senza sborsare un centesimo.

Qual’è la differenza ? Science è un Journal in abbonamento, PloS One è Open Access, a libero accesso. Non dovete avere niente più di una connessione internet per poterlo leggere. ” Bello! ” pensate. ” Dov’è la fregatura ? ”

Nel caso specifico, per voi che leggete la fregatura non c’è. PloS One è uno dei più rispettati giornali Open Access in assoluto: nella sua categoria, è l’equivalente di Science, e potete essere ragionevolmente certi che quello che c’è scritto nell’articolo sia passato attraverso la revisione paritaria o, per restare international, la ” Peer Review “.

E come funziona la Peer Review ?

Facciamo finta che io voglia pubblicare un articolo sul sistema immunitario degli invertebrati. Voglio dire che, checché ne dica il consenso generale della “scienza ufficiale”, gli invertebrati hanno un sistema immunitario adattativo, che si ricorda gli insulti precedenti, che può essere vaccinato. E’ una tesi controversa, perché ben poca gente, ad oggi, crede che ci sia questo tipo di immunità negli invertebrati. Ma io ho accumulato prove, riferimenti, fatto esperimenti, e voglio finalmente urlare alla comunità scientifica ” C’ho ragione io e voi non capite niente “.  Cambiare il consenso scientifico, di modo che cambi la pagina di wikipedia sull’evoluzione del sistema immunitario.

La Dafnia, o pulce d’acqua, è uno degli invertebrati su cui si fanno più studi per capire se questa immunità adattativa esiste o meno. Sì, non ho veramente idea di che immagini mettere in questo articolo, ma qualcosa devo pur mettere perché la pagina piombata è proprio brutta. Photocredits: Wikimedia Commons

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L’intelligenza dei vittoriani (e il selection bias)

Hey, sono finalmente in ferie.

Il che significa che posso andare a prendere articoli scientifici vecchi di due mesi, sculacciarli perché contengono cattiva scienza con una gran dose di alterigia, e avere comunque tutto il tempo che mi serve per cancellare tutti i commenti che non dicono ” OMG MM ma quanto hai ragione? “.

Questo articolo pubblicato su “Intelligence” è finito perfino sulla stampa generalista ( es. su repubblica ) per via della sua conclusione che comunque piace ai nostri istinti nostalgici: stiamo diventando tutti più idioti. Ah, “ai miei tempi si leggeva… ora tutti a instupidirsi davanti a facebooke”. Secondo gli autori, la migliore educazione, la migliore alimentazioni, le migliore cure rispetto al passato non riescono comunque a mascherare il fatto che nel 1880 la gente era biologicamente più intelligente.

Perché secondo loro siamo diventati più scemi ? Perché c’è una correlazione inversa tra intelligenza e fertilità, per cui la gente più stupida fa più figli, e quindi presto saremo invasi da oceani di gente mentalmente sottosviluppata, alla faccia di quelli che credono che l’evoluzione sia un continuo trionfo verso il progresso. In pratica, la trama di Idiocracy.

Ci si aspetta questa diminuzione generale dell’intelligenza da quando ci si è resi conto del collegamento inverso tra intelligenza e fertilità, ma questo pattern si rifiuta di diventare palese: anzi, su ogni generazione bisogna rinormalizzare a 100 i test del QI, per colpa di quello che in gergo viene chiamato Effetto Flynn. Più o meno 5 punti di QI in più per generazione, effetto che viene normalmente spiegato con fattori sociali vari (migliore educazione, nutrizione, etc.) piuttosto che con un’evoluzione reale.

A prima vista lo studio, che si intitola ” Were the Victorians cleverer than us? The decline in general intelligence estimated from a meta-analysis of the slowing of simple reaction time ” sembra fatto bene. Ma solo a prima vista.
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Due anni di Prosopopea!

Oggi Prosopopea compie 2 anni, il che è una cosa abbastanza grandiosa considerando quanto facilmente perdo l’entusiasmo per le imprese che intraprendo.

E’ giunto il momento di mangiare bradicrostata e guardare indietro agli ultimi dodici mesi.

La meravigliosa bradicrostata che ha cucinato la mia ragazza. La marmellata è così buona che perfino il bradipo ha cercato di assaggiarla e si è sporcato tutto.

La meravigliosa bradicrostata che ha cucinato la mia ragazza per il prosoponiversario. La marmellata è così buona che perfino il Doctor Bradipo ha cercato di assaggiarla e si è sporcato tutto. Che sciocchino.

Quest’anno sono usciti 39 articoli su Prosopopea, il che rende non proprio maneggevole costruire un sondaggione per vedere quello che vie è realmente piaciuto di più. Ma, statistiche alla mano, possiamo vedere quali tra questi sono stati i più popolari per numero di visite, che non è una metrica molto attendibile, ma ci accontentiamo.  In ordine inverso, per aumentare la suspance:

Alla posizione numero 5:

Abbiamo davvero un numero finito di battiti del cuore ?

Che è un articolo di cui sono abbastanza contento. Il che non è poco, visto che normalmente non sono contento di niente.

Alla posizione numero 4:

Lo Spiegone: Come sappiamo da dove vengono i bambini

Che è uno Spiegone di storia della scienza, e sono piacevolmente sorpreso che sia così popolare, nonostante sia indubbiamente ben fatto (la falsa modestia è per gli sfigati). Sarà che la gente ci capita per sbaglio abbastanza facilmente.

Alla posizione numero 3:

Perché il cioccolato è tossico per i cani

Che in retrospettiva non è sto grande articolo, ma penso sia facile capitarci nel caso tu abbia dato per sbaglio cioccolato al tuo cane e chieda disperato aiuto a San-Google.

Alla posizione numero 2:

Sesso, planarie e cannibalismo

Che è probabilmente in questa posizione per il duplice motivo di essere uno degli articoli più vecchi e avere la parola “sesso” nel titolo, più che per altri meriti oggettivi.

E, alla posizione numero 1, l’articolo più letto tra quelli pubblicati quest’anno:

Da dove viene l’HIV?

Un altro spiegone, un articolo un po’ più serio e meno saccente del solito, fatto quasi per servizio pubblico. La ragione per cui è il più cliccato in assoluto è ben facile da spiegare: è stato trollato da un certo numero di complottari e negazionisti vari il giorno stesso della pubblicazione. Ma wordpress non distingue i contatti ostili da quelli positivi, e quindi di fatto l’articolo è stato più in vista del previsto.

E tu, fedele lettore/trice,  che ne pensi ? Quale articolo ti è piaciuto di più ? Lasciami un commento qui sotto, o sulla pagina di facebook (dove, se già non lo sai, ormai ci sono più contenuti che sul blog). Perché se non so cosa ti piace devo basarmi su quello che dicono le stats, e le stats mi consigliano, se voglio essere popolare, di parlare di sesso e animali da compagnia. Che è qualcosa che preferirei evitare.

Grazie a tutti, di cuore, per ogni visita, commento, stellina, o mi piace che avete lasciato nell’ultimo anno.

Ad maiora!

Vescovi, Vampiri e Virus

Qualche giorno fa, avendo un po’ di tempo da perdere, ho preso tra le mani un bel manuale di metodi matematici  per la modellazione in biologia, e oltre a illustrazioni assolutamente imperdibili, come questa:

Ingegneria Biomedica Medievale

Un (per fortuna) ipotetico metodo rapido per estrarre una freccia da una ferita, ideato da un ingegnere biomedico ante-litteram.

L’autore ha trovato un modo di inserire nelle sue prefazioni alle varie trattazioni matematiche tutta una serie di aneddoti piuttosto interessanti. Uno in particolare riguardava un vescovo, che è anche un santo: Sant’Uberto, vescovo di Liegi.

Uberto era un simpatico vescovo dell’ottavo secolo. Andava in giro ad evangelizzare i pagani nelle Ardenne, finché ad un certo punto decise di fondare la diocesi di Liegi, diventare primo vescovo del posto, e morire lì, nella tranquillità del suo letto. E’ considerato un santo perché la leggenda vuole che Uberto, prima di vedere la luce, fosse un nobile che, come tutti i nobili di buona famiglia dell’ottavo secolo, amasse andare a caccia: e in una di queste battute ebbe la visione di un crocifisso tra le corna di un cervo, che gli intimava di abbandonare la sua vita dissoluta e convertirsi. In realtà la storia della conversione è un plagio assoluto, preso di peso dalla vita di Sant’Eustachio, ma tant’è: Uberto ha fondato una diocesi, bisognava trovare una scusa per santificarlo.

Della sua esimia vita non ci interessa molto in ogni caso: la parte interessante arriva quando Uberto viene riesumato.

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La possibilità di navigare con successo in un campo di asteroidi

Devo darvi una brutta notizia.

C-3PO vi ha mentito.

Certamente, guardando un documentario storico scientificamente accurato come Star Wars, non avreste mai immaginato che un droide affidabile come trepiò potesse ingannarvi.

Invece, si rivela una canaglia al pare del suo compare Han Solo.

Purtroppo gli Wookie non sono famosi per staccare le braccia ai Droidi disonesti.

É giunta l’ora di sfatare questo mito.

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Leggere Prosopopea allunga la vita.

Gli internauti che leggono Prosopopea hanno una certa reputazione: sono ben noti per essere i più saggi, i più arguti, i più svegli,  godono tutti di ottima salute e grande felicità.

Il lettore medio di Prosopopea.

Ma forse non tutti sanno che tra gli infiniti benefici che questo blog conferisce, c’è qualcosa di molto speciale.
Voi, miei cari lettori, vivrete più sani e più a lungo degli altri.

La speranza di vita di una persona, in Italia, è 81.59 anni.
Ma i miei colti e svegli lettori avranno il privilegio di vivere, in media, un anno in più oltre quella speranza.

É sicuramente uno dei molti vantaggi che si possono trarre dal leggere questo blog, pieno com’è di buoni consigli e preziose nozioni scientifico-filosofiche.

Non sto scherzando: voi preziosi lettori statisticamente vivrete almeno un anno più a lungo della media nazionale.

Com’è possibile ? E’ un bel trucco. La maggior parte di voi probabilmente ha già capito cosa c’è dietro, perché, come ho già detto, la maggioranza di voi è composta da geni.  Ma per gli altri, quelli che ad esempio non hanno ancora aggiunto il blog ai preferiti, la risposta è dopo il salto.

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