Poco prima di tornare da New York, in aeroporto, mi sono trovato nella quanto mai stressante situazione di non avere alcun libro da leggere. Fortunatamente, all’interno del JFK c’era una libreria. Ora, chi mi conosce sa che io soffro di una forma di ossessione compulsiva: se entro in una libreria, non esco a mani vuote. Mai.
Razionalizzando dunque il quarto libro acquistato in 3 settimane di permanenza negli States come ” Hai bisogno di qualcosa da leggere in volo, no ? ” misi le mie manine pacioccose su Stiff, The Curious Life Of Human Cadavers (In italiano dovrebbe chiamarsi ” Stecchiti ” ), di cui avevo letto tempo prima una buona recensione su un Scientific American.
Stiff è un libro piuttosto leggero e piuttosto divertente da leggere (eccezion fatta per la transitoria tensione provocatami dal leggere il capitolo sulle morti da incidente aereo, durante un volo aereo.). Nel libro c’è tutta una serie di aneddoti divertenti, ma uno in particolare mi è rimasto impresso.
Immagino che più o meno tutti abbiano sentito parlare delle proprietà terapeutiche del miele: le sue proprietà antinfiammatorie, antisettiche e leggermente antibiotiche sono ben note; Ma dubito che molti, anche tra i fan di cialtronate come la naturopatia o la medicina tradizionale cinese, conoscano le meraviglie che si potevano trovare nei Bazaar dell’Arabia del 12 secolo.
In questi Bazaar, se avevate tasche abbastanza profonde, potevate trovare qualsiasi cosa; e per qualsiasi cosa intendo qualsiasi cosa, incluso un particolare medicamento fatto con uomo mielificato. Confettura di mummia umana, apparentemente una medicina portentosa rigorosamente da usare per via orale.
Yummy.