Contro la Plutopucciocrazia II: Hemphillia dromedarius

Sono sul treno.

E’ senza aria condizionata.

E’ in ritardo di 30 minuti.

E’ più pieno di un carro bestiame.

Sono abbastanza alterato.

Dopo l’ennesima fermata in cui vengo travolto da dozzine di passeggeri impazienti di scendere da questo inferno ambulante, quella che può essere soltanto una luce celestiale individua un posto a sedere liberatosi nella carrozza.

Nessun/a vecchietto/a, donne gravide o invalidi a portata di sguardo. Lesto come una cavalletta zompo per conquistare il desiderato seggio, dove poggio le mie stanche membra ed estraggo il fido portatile. Non ho tempo da perdere, c’è della Scienza da fare.

Poi, l’orrore. Di fronte a me è seduta una ragazza. Indossa una maglietta bianca.

CON UN PANDA ED UN KOALA CHE SI ABBRACCIANO.

L’immagine sfonda i miei bulbi oculari come un ferro rovente. I miei globuli rossi cominciano ad andare in lisi termica, in parte per l’assenza di aria condizionata, in parte perché il sangue ribolle d’ira e di odio. Nel momento in cui sembrava potessi avere un attimo di respiro ecco che no, l’odiato urside si allea con un vile coprofago, e il mio disprezzo per la plutopucciocrazia viene rinnovato.

Urge parlare di qualcosa di veramente repellente e ben più degno di attenzioni per evitare un travaso di bile. Qualcosa di veramente repellente e sproporzionatamente awesome, come Hemphillia dromedarius, altrimenti detta Dromedary Jumping Slug.

Ora mi sento molto meglio.

Sì, avete letto bene: la lumaca dromedario salterina. Prende il suo nome dalla sua singola gobba, come quella di un dromedario, dal fatto che è una lumaca, e il fatto che, per evitare i predatori, salta. Normalmente non si associano le lumache a particolare agilità; se avessi scritto “ zompando lesto come una lumaca “, qualche riga fa, avreste certamente pensato che sono un superstite fuggito alla legge Basaglia. Per comodità, chiameremo la nostra Hemphillia dromedarius “ Jesse ”, un nome con il doppio vantaggio di essere un riferimento storico-sportivo e sufficientemente Gender-Neutral per una creatura ermafrodita. Jesse non in realtà l’unica specie di lumaca salterina: deve condividere questa particolarità con la sua parente  Hemphillia glandulosa:

Che in questa foto, gentilmente fornita dal registro delle specie a rischio della British Columbia, sembra proprio una popstar.

Così come la sua cugina, Jesse è nella lista delle specie in pericolo della British Columbia; e si sa estremamente poco di questa specie, il che rende ancora più difficile lo sforzo per la sua conservazione. La minaccia principale per la nostra povera lumachina è la frammentazione del suo Habitat, dovuta principalmente alla deforestazione: questo significa meno risorse, più rischio di predazione e anche meno probabilità di trovare partners con cui lanciarsi in spettacolari danze d’amore:

I piccoli gruppetti sono anche più vulnerabili alle malattie e all’interferenza umana, perché, nonostante Jesse porti il nome di un atleta e sia una lumaca salterina, non riesce a percorrere distanze più di tanto grandi. E’ forse il caso di qualificare un po’ meglio cosa significa saltare per una lumaca; e dal momento che un’immagine vale più di mille parole, questo video di un minuto a 60 fps dovrebbe valere quanto un enciclopedia:

Sì, non è proprio proprio saltare-saltare, sono rimasto deluso anche io quando ho visto il video per la prima volta.

Salta comunque molto meglio di quei grassoni di panda.

Ecco.

  1. madsciencelover

    sai a cosa serve la gobba della lumaca?

    • E’ una versione modificata del sacco viscerale classico di tutti i gasteropodi; non sono stato in grado di trovare perché sia così gobbuto.

  2. libera pensatrice

    Sono solo io, o la gobba della lumaca della prima foto assomiglia tantissimo a un dito zombie che emerge dalla sua testolina? O.O Ha anche l’unghia!

  3. madsciencelover

    O.O mother of snails!
    è un dito zombie

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