Contro la Plutopucciocrazia: Adetomyrma venatrix

Dunque, torno dalle vacanze, e, per abitudine, vado a fare un giretto nelle statistiche del blog. Chissà quali termini della ricerca hanno indirizzato amabili utenti verso il mio blog in questi tre giorni! Magari posso capire cosa piace alla gente, e sfruttare queste nuove informazioni per diventare più apprezzato e popolare !

Vi odio tutti.

Ripensandoci, non me ne frega una beata mazza di quello che volete vedere voi maledetti pucciofili. Anzi, adesso, per dispetto, vi beccate un’altro post antiplutopucciocratico, con una creatura non solo repellente per i plebei che non trovano pucciosità se non in creature con il rapporto dimensionale occhi/cranio più alto di quello di un manga super-deformed, ma attivamente sinistra e vagamente EVIL.

Pucciofili e persone intelligenti, ecco a voi Adetomyrma venatrix, altrimenti detta la formica Dracula.

Guardate quanto sembra malvagia. 

Le formiche Dracula sono una specie endemica del madagascar, in via d’estinzione, indicizzata nell’ IUCN Red List of Threatened Species. Per saperne qualcosa di più, bisogna innanzitutto trovarla. Per farlo, dovete puntare una specifica foresta nel madagascar occidentale: la foresta di Zombitse.

Sì, per trovare la formica Dracula dovete addentrarvi nel cuore della foresta di Zombitse. Non ci saranno ulteriori commenti su quanto ciò sia una cosa TOTALMENTE E COMPLETAMENTE AWESOME.

Perché formica dracula ? Perché aprono abitualmente la testa dei loro piccoli e succhiano il loro sangue come nutrimento.

Ok, tecnicamente gli invertebrati non hanno sangue, e quindi quello che viene succhiato dalle formiche dracula è l’emolinfa, (l’equivalente  del sangue per i nostri amici insettoidi), ma il resto della frase è assolutamente accurato.

In tutte le colonie di formiche qualcuno nasce più fortunato di altri. Le formiche operaie non fanno altro che lavorare tutta la vita, senza neppur poter trasmettere progenie; le formiche guerriero vengono senza pietà mandate a morte contro qualsiasi invasore senza neppur prendere prima il doppio soldo da spendere in alcool e donne. La formica regina è un tiranno terribile che vomita fuori dal suo grembo quantità impressionanti di progenie, servita e riverita. E le larve, in genere, passano la loro infanzia pre-digerendo il cibo delle altre caste, e passandolo poi alle operaie, che così possono nutrirsi e continuare ad accomulare cibo per le larve e la regina.

Questo a meno che voi non siate tanto sfortunate da essere Adetomyrma venatrix, ovviamente. La formichina su cui ci concentreremo, che, per comodità, chiameremo Vlad, è un normale maschio, e, come tale, è alato. Ha anche una colorazione leggermente diversa dalle altre formiche, essendo arancione. Ma si sfama nello stesso modo in cui si sfama la regina: non si spreca a mangiare gli scarti delle larve: preferisce qualcosa di più… vivo. Si addentra nell’antro delle larve, e, con le mandibole, apre uno squarcio nella loro testa. Le larve non sono particolarmente contente di questo loro destino: si dimenano, cercano di fuggire. Ma non hanno via di scampo, e Vlad succhia il nutrimento senza alcuna pietà. Anche lui, da giovane, ha subito lo stesso genere di abuso. Proprio come un vampiro, che per diventare come tale deve essere l’involontario pasto di un precedente succhiasangue. I fluidi vitali non vengono però totalmente prosciugati: la larva deve sopravvivere abbastanza a lungo per poter pupare e diventare adulta, propagando il ciclo di “cannibalismo non distruttivo” o, uscendo dai termini scientifici, vampirismo forzato.

Oltre al fascino morboso dovuto al loro insolitamente crudele comportamento, Vlad è interessante per un altro motivo: la sua specie è una forma transizionale vicina all’antenato comune di formiche e vespe. Tornate su e riguardate bene l’immagine, e notate come l’addome è più simile come forma a quello di una vespa che a quello di una formica: ha anche un pungiglione ben visibile e più allungato di quello di un’altra formica. Altri indizi che indicano la sua parentela stretta con le vespe includono l’articolazione del torace, la perdita degli occhi, il comportamento durante la caccia e, come suggeriscono alcuni mirmecologi molto eterodossi (e.g. Io), il fatto che siano tendenzialmente psicopatiche.

Non trovo la fonte originale di questo fumetto, ma è sostanzialmente accurato.

 

E una creatura eccezionale e straordinaria come Vlad e tutta la sua specie rischia di scomparire nel giro di una decina di anni, facendoci perdere per sempre preziose informazioni sull’evoluzione delle vespe, delle formiche e sulla malvagità nel regno animale.

Di chi è la colpa ?

E’ forse della progressiva distruzione ambientale del Madagascar, che sottrae habitat e risorse alle specie endemiche ?
E’ dell’introduzione da parte dell’uomo di specie invasive, che distruggono l’equilibrio ecologico della foresta di Zombitse ?

Sono ipotesi probabili, certo, qualcuno direbbe quasi “cofattori incontrovertibili”. Direbbero anche che il miglior metodo di conservazione non è focalizzarsi sull’una o l’altra specie, ma direttamente sull’ambiente.

Ma mi sembra ovvio ed evidente che in realtà la colpa è dei pucciofili fan dei baby panda e della koala-coalition, che non aprono il portafoglio se non per quelle specie sufficientemente mammifere e pelose da poter essere trasformati in pelouche per il mass-market.

Dannati. Panda.

Vi odio tutti.

 

  1. Come ti capisco! Quando sono andato a cercare i termini di ricerca del mio blog ho trovato “posizioni sessuali numerate” che almeno sono più eccitanti di un panda che abbraccia un koala (e meno ributtanti), ma non hanno molto a che vedere con i miei post!
    Bel post, a proposito, molto divertente.

Lascia un commento


NOTA - Puoi usare questiHTML tag e attributi:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.