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Lezioni di crittoanalisi di base per Hugh Jackman

L’altro sera stavo vedendo The Prestige con la mia ragazza. E’ un film carino, in cui ad un certo punto compare un diario crittografato, e, Hugh Jackman, nella sua ignoranza, dice qualcosa del tipo ” E’ impossibile decifrarlo senza la parola chiave !! “. La mia reazione automatica è stata qualcosa del tipo ” LOL WTF n00b “, che però ha incontrato un certo scetticismo da parte della mia compagna, che evidentemente non ancora si è resa conto dell’infinità di talenti che il suo ragazzo ha accumulato negli anni. Talenti molto superiori a quelli di Hugh Jackman.

Hugh Jackman

Hey, è inutile che mi guardi così. Non è colpa mia se sei ignorante. Anzi, guarda, adesso ti insegno come si decritta quella roba.

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La possibilità di navigare con successo in un campo di asteroidi

Devo darvi una brutta notizia.

C-3PO vi ha mentito.

Certamente, guardando un documentario storico scientificamente accurato come Star Wars, non avreste mai immaginato che un droide affidabile come trepiò potesse ingannarvi.

Invece, si rivela una canaglia al pare del suo compare Han Solo.

Purtroppo gli Wookie non sono famosi per staccare le braccia ai Droidi disonesti.

É giunta l’ora di sfatare questo mito.

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L’uomo che inventò la probabilità

Se foste stati per le strade di Roma, intorno al 1576, avreste forse potuto incontrare un uomo, vestito di cenci, camminare su e giù con passo irregolare per le strade della città, biasciando parole incomprensibili rivolte a nessuno in particolare. Chiedendo ad un indigeno, vi avrebbe detto che questi, un tempo, era stato un famoso medico e astrologo, fisiatra di grandi casate nobili, professore di medicina all’Università di Pavia.  Vi avrebbe anche detto che la sua famiglia era stata colpita da una serie di sciagure, e lui era caduto in disgrazia.

Forse avrebbe saputo anche dirvi il nome: Gerolamo Cardano.

Cardano era un uomo del ‘500, come tutti i suoi contemporanei. Credeva nel destino, nell’astrologia, nella divinazione; ma era anche un giocatore d’azzardo.  Cardano era nato per essere un giocatore d’azzardo.  La sua comprensione del gioco trascendeva la matematica del suo tempo. A dirla tutta, l’algebra era ancora nell’età della pietra all’inizio del sedicesimo secolo: non esisteva neppure l’uguale come segno matematico, e per la maggior parte delle applicazioni si usavano ancora i numeri romani. Gerolamo era un grande scommettitore perché lui sentiva il gioco, ancor prima di capirlo.

Nessuna persona con la testa sulle spalle avrebbe mai puntato un soldo su Gerolamo, da bambino. Era nato nel 1501,  quarto maschio, dalla madre Chiara, che evidentemente non aveva nessuna intenzione di metterlo al mondo, visto che appena scoperto di essere incinta tentò di abortire bevendo un intruglio a base di assenzio e orzo. Ripetutamente.

Intruglio che non face neanche il solletico al piccolo Gerolamo, ma lasciò la madre piena di problemi di stomaco e di odio per il figlio.

Gerolamo, inoltre, era un bastardo.

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