E siamo giunti ancora una volta a quel giorno dell’anno che viene in tutto il mondo chiamato Prosopoversario: il compleanno di Prosopopea.
Quest’anno Prosopopea è diventato un sito vero tutto suo e non solo un blog su WordPress, è partito infine il podcast che è irregolare quanto qualsiasi altra cosa presente su questo altro blog, e i post continuano progressivamente a degenerare dalle originali spigolature stile settimana enigmistica a terribili e lunghissimi pippotti filosofici sull’argomento della settimana o analisi approfondite della letteratura scientifica su temi sui quali non avrei alcun diritto di mettere becco. In pratica, continua a crescere la saccenza.
Personalmente parlando il 2014 è stato probabilmente il peggior anno della mia vita, ma Prosopopea è rimasto più o meno allo stesso livello di salute che ha sempre avuto: un articolo lunghissimo al mese che non arriva mai al punto, come piace a voi.
Non vi prometto più roba per quest’anno che viene (perché non gli terrei mai fede), ma vi prometto di fare roba più diversa: sto disperatamente cercando di escogitare qualche modo per non predicare (sempre) ai convertiti. E no, non si tratta di fare altri articoli su come avvelenare gattini.
Non avvelenate i gattini. Sul serio.
Se vi affrettate, avete ancora qualche ora per partecipare al Giveaway di compleanno sulla pagina FB o su Twitter e rischiare di ricevere un qualche videogioco aggratis.
Io vi ringrazio per tutti i commenti, le visite, le condivisioni, gli auguri di morte, le minacce di denunciarmi all’ordine e tutto quanto mi lasciate; predicare nel vuoto dello spazio profondo è divertente ma quando ci sono altri marziani che ti ascoltano lo è ancora di più.
Ad maiora!
Buon Prosopoversario.