Stavo guardando un video di un pitone che si mangia una antilope intera in un sol boccone, e improvvisamente mi sono reso conto che i serpenti sono ben strani.
Ci sono montagne di mammiferi erbivori, dall’amabile vacca ai bradipi, i conigli e i loro compari, i lamantini e alcune specie di primati (inclusi alcuni esseri umani. Ci sono uccelli erbivori: anche non volendo includere nella categoria i granivori che si mangiano semi vari ci sono uccelli come l’Hoatzin del rio delle amazzoni, che mangia solo foglie.
Ci sono un sacco di pesci erbivori, dai ciclidi ai pesci rossi, e anche tra i rettili abbiamo tartarughe e lucertole che si cibano solo dei prodotti della terra.
Ci sono 3400 specie di serpenti note sulla faccia della terra, e non ne conosciamo neanche una che si astenga dai piaceri della carne. Perché ?
Una risposta, parziale, è dovuta al fatto che nessuna specie erbivora è veramente erbivora. Tutte le specie sopra elencate non digeriscono da sole il proprio cibo, che è strapieno di cellulosa: non hanno enzimi per rompere la cellulosa in composti facilmente utilizzabili, come il glucosio. Invece, subappaltano il loro sistema digerente a comunità di microbi che vivono negli stomaci e negli intestini facendogli fare il lavoro sporco. Sono simbionti indispensabili, senza cui l’erbivoria non sarebbe possibile.
Ma perché funzioni, i neonati devono far colonizzare il loro sistema digerente da questi microbi. E per farlo utilizzano sistemi diversi: si va dall’allattamento, alla coprofagia (mangiare la cacca dei genitori), alla trasmissione attraverso contatto sociale e cure parentali. Predigerire e rivomitare il cibo nella bocca dei piccoli, ad esempio, non trasmette solo nutrienti facilmente assimilabili ma anche tutta una comunità microbica utile.
Tutte queste cose, generalmente, mancano nei serpenti (anche se a dirla tutta circa il 10% dei serpenti è viviparo, cioè partorisce direttamente cuccioli, non depone uova) , il che rende automaticamente difficile la trasmissione dei microbi necessari di generazione in generazione. In più, quando hai mascelle evolute per ingoiare roba grossa come un’antilope intera, e difficile che tu possa passare a una vita da erbivoro, in cui la masticazione deve essere ininterrotta e costante: semplicemente, non è una buona idea. Quindi il mangiare fusti, o foglie, o erbe è precluso ai serpenti sostanzialmente per via della loro storia naturale: avrebbero bisogno di così tanti cambiamenti nel loro stile di vita che qualsiasi serpente erbivoro non sarebbe più un serpente.
Ok, e che dire di serpenti frugivori ? Ci sono lucertole che vengono ricompensate per il loro lavoro come impollinatori o dispersori dalle piante, tramite frutti succulenti o dolcissimo nettare.
Inghiottire un frutto intero non sarebbe molto diverso da inghiottire un uovo intero o un piccolo mammifero: sono tutte cose che hanno un contenuto energetico alto e possono essere digerite con relativa calma. In più, ci sono un sacco di specie di serpenti arboricoli che, stando appollaiati tra le fresche frasche, non dovrebbero neppure far molto sforzo per prendere due bocconi di frutta invece che depredare un nido. E’ vero che i serpenti moderni essendo ipercarnivori mancano di amilasi e di tutto l’ensemble di enzimi utili per digerire prodotti vegetali in generale, ma il fatto che ci siano sauri erbivori fa pensare che non fosse una via impossibile da percorrere per l’evoluzione, ma piuttosto una via non esplorata dall’evoluzione (o, se è stata esplorata, si è rivelata un vicolo cieco).
Perché non ci sono serpenti frugivori ? Qualcuno ha qualche idea ?