Scarafaggi cyborg alimentati a sangue

Gli scarafaggi sono animali allucinanti, e questo non è una novità: sono alquanto resistenti, possono digerire colla e silicone, sopravvivono una settimana se li decapiti, e tante altre belle cosine.

Ora però dei ricercatori hanno deciso di condannare l’umanità, e farli diventare dei cyborg degni di William Gibson.

Blaberus discoidalis, alias lo scarafaggio che sopravvive una settimana quando viene decapitato, è stato scelto come soggetto di questo esperimento, probabilmente in quanto incapaci di soffrire e totalmente indistruttibili.

I prodi ricercatori della case western hanno preso uno di questi scarafaggi, lunghi poco meno di una decina di centimetri, e hanno inventato una pila a combustibile che funziona a zucchero e qualche enzima presente nell’emolinfa dello scarafaggio (cioè, sostanzialmente, il suo sangue) e l’ossigeno atmosferico per generare corrente.

Purtroppo la densità di energia non è il massimo (55 microwatt per centimetro quadrato a 0.2 V), quindi niente civiltà intera alimentata a scarafaggi stile matrix, ma sufficiente per impiantargli, oltre agli elettrodi, qualche sensore a basso consumo, e spedire questi cyborg indistruttibili a fare data mining dove è meglio che gli uomini non entrino (In mezzo a discariche, siti di disastri nucleari, etc.)

Come funziona precisamente:

Il diagramma di funzionamento della pila a combustibile scarafaggesca, direttamente dal paper, nel dettaglio.

La pila è costituita da due elettrodi: ad un’estremità, due enzimi dello scarafaggio rompono il trealosio, uno zucchero che  l’invertebrato produce come riserva metabolica, in glucosio. Il primo enzima, la trealasi, rompe il trealosio in glucosio, che poi viene ossidato da una glucosio ossidasi. Ossidato, per quelli che non fanno chimica da troppo tempo, significa che gli vengono sottratti degli elettroni, che vengono invece regalati al primo elettrodo. Sull’altro elettrodo, il catodo, un’altro enzima, la bilirubina ossidasi, prende gli elettroni extra che escono dal catodo, li graffetta ad una proteina, la bilirubina, che a questo punto li usa per legare l’ossigeno atmosferico e trasformarlo in acqua. Lo scarafaggio ringrazia, perché normalmente uno dei suoi problemi più grossi è il disseccarsi un po’ troppo in fretta.

C’è ancora qualche piccolo problema tecnico, tipo che con la cella di combustibile impiantata gli scarafaggi hanno qualche problema a volare, d’accordo: ma quanto è awesome che nel giro di qualche anno sarà tecnicamente possibile avere un’armata di scarafaggi cyborg alimentati a sangue per dominare il mondo ?

Potete imparare come costruire il vostro scarafaggio cyborg qui.

  1. madsciencelover

    ma in concreto, che tipo di dati pensi che si potrebbero raccogliere con questo sistema?

    • L’esempio specifico che usano i ricercatori stessi è questo:

      An insect equipped with a sensor could measure the amount of noxious gas in a room, broadcast the finding, shut down and recharge for an hour, then take a new measurement and broadcast again

  2. Ma gli scarafaggi non volano!

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