Contro la plutopucciocrazia: Rhinoplax vigil

Provate a fare un giro sul sito del WWF, e guardate le foto.

Che vedete ? Elefanti, gorilla, tigri, qualche tartaruga marina qua e là, e, ovviamente un infestazione di Panda. Tutti animali pucciosi e pelosotti, o quantomeno maestosi in qualche modo. Questo è un problema.

E’ un problema perché il Panda e i suoi amici richiedono da soli milioni e milioni di dollari per la loro conservazione, e sono solo una singola specie. Ragion per cui, se non sei un animaletto puccioso, e non condividi l’habitat con qualche forma di megafauna carismatica, sei finito. Non solo: tutti questi fondi rischiano di esser per nulla, dal momento che il Panda probabilmente è già condannato all’estinzione: si ciba di una specie di pianta molto poco nutriente e che ha bisogno di uno spazio infinito per crescere; sono suscettibili a una quantità spropositata di malattie, sono quasi impossibili da far riprodurre in cattività, e hanno bisogno di un sacco di spazio, che i cinesi gli stanno portando via. Intanto, un terzo delle specie di invertebrati al mondo sono in via d’estinzione, e nessuno gli presta attenzione, perché non sono minimamente pucciosi e bravi nel marketing come il panda. (Per non parlare di piante e funghi, che a momenti non vengono neanche considerate creature viventi.)

Guardate che creatura sinistra e ripugnante. Centinaia di specie profondamente più utili ed interessanti si estinguono ogni giorno. MI FAI SCHIFO, PANDA!

Ho deciso di battezzare questo problema plutopucciocrazia, perché gli animali pucciosi si prendono tutti i soldi e lasciano le altre creature a crepare mentre se la sguazzano nelle loro riserve naturali.

Per questo motivo, incanalando lo spirito dell’orologiaio miope (probabilmente il miglior blog biologico in italiano, che dovreste leggere invece delle mie stupidaggini), sarà il caso di mandare alla ribalta qualche animaletto che non ha la fortuna di essere stampato su una quantità irragionevole di tazze e magliette.

Per questa volta, visto che di invertebrati si parla spesso in questo blog, ho scelto un volatile, Rhinoplax vigil.

Cos’è, solo perché non è un orsacchiotto non merita il vostro amore ?

Normalmente gli uccelli sono tutti aggraziati e maestosi, il che li rende complici della cospirazione plutopucciocratica. Rhinoplax però non corrisponde a questa descrizione, il che lo rende meraviglioso nella sua maniera particolare.  Siccome Rhinoplax vigil è lungo da scrivere, d’ora in poi ci immagineremo un singolo esemplare, a cui per comodità daremo il nome di Virgilio.

Questa creatura spettacolare viene dal sud est asiatico, come la maggior parte degli altri Bucerotiformi, creature con dei becchi veramente esotici. Si ciba per lo più di frutta, ma può usare quel suo potente becco per imitare un picchio e mangiare insetti.

Virgilio può diventare alquanto grosso, fino ad un metro e venti senza neppur contare la coda; e il suo peso arriva a 3 kg, con il suo becco che può arrivare al 10% del peso complessivo, dal momento che è completamente pieno e solido nella parte rigonfia così prominente. Il rigonfiamento è alquanto importante, dal momento che Virgilio, una volta raggiunta la maturità sessuale, userà il suo becco per combattere per le femmine, nell’equivalente aereo di un combattimento tra arieti. La cosa più awesome che fa un panda, d’altro canto, è sedersi sul suo grasso didietro e mangiare germogli di bambù, perché il fusto è troppo hardcore per lui, poverino. (Purtroppo non sono riuscito a trovare un video di questi combattimenti per le femmine, ma se li trovate, mandatemeli assolutamente)

Lo strano becco ha una strana acustica, il che gli conferisce uno strano verso, che è stato descritto come a metà tra una risata maniacale ed un clacson. E mi sembra una descrizione alquanto adeguata, come potete verificare ascoltando qui (Se il vostro browser non lo playa direttamente, click destro/salva con nome e potete scaricarvelo. Tutti i credits a quell’awesomissimo sito che è xeno-canto.org. E sentitelo fino alla fine, se no non capite perché è una risata).

Forse anche per via delle sue particolari capacità canore, Virgilio è considerato dalla popolazione locale dei Punan come il guardiano del fiume che divide il regno dei vivi da quello dei morti. Il panda è invece considerato dalla popolazione locale di Prosopopea come un un animale che dovrebbe attraversare quel fiume e non tornare più indietro.

Lo straordinario elmetto che si porta in testa Virgilio è però un dono ed una maledizione: viene chiamato anche avorio di Bucitero, o giada dorata. E come in Africa  gli elefanti sono stati braccati per decenni per avere l’avorio, così la famiglia di Virgilio è stata da sempre cacciata in asia, per ottenere la preziosa sostanza che portano sul cranio, che viene tra le altre cose usata nell’arte giapponese del netsuke.

Uccidere un Rhinoplax per scolpire nel suo becco un dannatissimo Panda è un insulto ad ogni cosa sacra nel mondo. Non ti basta avere le t-shirt; no: devi anche promuovere attivamente la distruzione delle altre specie con il tuo egocentrismo puccioso.  Sei una creatura immonda, panda.

Fortunatamente, il commercio di giada dorata è stato proibito in tutto il mondo e quindi Virgilio è ora relativamente al sicuro: se non fosse per la distruzione completa del suo habitat, la foresta pluviale asiatica, che combinato con la caccia, ha ridotto notevolmente il suo numero, tanto che Rhinoplax vigil è considerato Near-Threathened dall’IUCN; il che significa che è quasi a rischio di estinzione, ma non criticamente in pericolo: il che significa che con un po’ di attenzione, di amore, e di soldi, si può fare il modo che Virgilio e i suoi amici sopravvivano e le generazioni future abbiano ancora il privilegio di condividere il pianeta con loro.

Lottiamo insieme contro la plutopucciocrazia: l’1% della megafauna succhia il 99% delle risorse per la conservazione. Non lasciamo che il Panda, progenie di satana, succhi tutte le nostre risorse e la nostra attenzione: facciamo il modo che anche i brutti abbiano una chance.

  1. Hahaha il fusto hardcore mi ha fatto sbellicare =)
    Però per aprir una parentesi noiosa e bacchettona, nonchè per nulla awesome, le flag species (come il panda) son pretesto per la conservazione di altre specie che vengono (anche moooolto alla lontana) collegate a loro : )

    • E’ vero eh, per carità; le iperboli sono chiaramente volute per effetto comico. Ma che succede se non condividi l’habitat con una qualche megafauna carismatica ? Per di più si aggiunge il problema che la percezione del pubblico della conservazione riguarda sempre le stesse specie; panda, oranghi, tigri, etc. E siccome la conservazione di questa o quell’altra specie saranno sempre più spesso nelle mani dei soldi dei privati, è anche il caso che ci siano sufficienti informazioni in giro per fare sì che la scelta sia un minimo informata.

      L’importante è saper usare le specie flagship per attirare l’attenzione su specie che invece non ricevono lo stesso affetto da parte del pubblico generale. Un po’ come usare la scusa del panda malvagio per dare 15 minuti di celebrità ad una misconosciuta e per niente pucciosa specie di uccelli del sud-est asiatico.

  2. Ahimè, sono stato vittima per anni del marketing…
    Ho un’intera famiglia di peluche di panda: non uno, una famiglia. Almeno una decina di esemplari, uno dei quali è stato il mio migliore amico fino all’età di sei anni (sì, ero un bambino un po’ chiuso).
    Quindi è troppo tardi per sensibilizzare me: sacrificherei anche degli umani per salvare un panda, figuriamoci specie animali non pucciose.

    Ma ti appoggio nella tua battaglia, perchè un giorno un bambino possa avere come migliore amico un peluche di un Rhinoplax vigil!

    L’uomo-Panda di TW

  3. wordlife85

    Dà da pensare tutto ciò. In effetti, basta riflettere un attimo sui servizi giornalistici di bassa lega quali Studio Aperto (ne cito uno a caso eh, ma neanche tanto) con quei terrificanti servizi con musichette tristissime che parlano di cuccioli di panda, cuccioli di cane, foche che abbracciano koala (sto dicendo cavolate, ma rendono bene l’idea) atti a sensibilizzare…che cosa? Mai l’ho capito e mai lo capirò.

    Tuttavia, alla gente questi servizi (evidentemente) piacciono, e animali come Virgilio provocano reazioni spesso di disgusto, mentre animali come il panda provocano “oooooh” di ammirazione. Il marketing, l’immagine…tutto ciò che crea soldi riceve soldi. Tutto il resto, per quanto possa meritarlo, non riceve adeguato supporto. Ed è una cosa indecente.

  4. Ciao, sono arrivata al tuo post seguendo il link al mio blog (a proposito, grazie). Devo dire pero’ che la tua analisi non mi convince completamente. Che ci sia una spiccata preferenza su alcune specie e’ indiscusso (non necessariamente megateriofauna), ne avevo parlato tempo fa (http://www.lorologiaiomiope.com/leffetto-bambi/). Questo purtroppo e’ innato e bisogna conviverci. Pero’ per la conservazione la faccenda e’ piu’ complessa. Il principale motivo per cui le specie si estinguono e’ la perdita di habitat, e questo e’ vero tanto per le tigri quanto per il tuo uccellaccio e quanto per il rotifero di passaggio. Per salvare le specie bisogna ripristinare l’habitat e questo e’ costoso tanto in termini di soldi che di risorse umane. Dal momento che nessun grosso finanziatore, tipo una banca o una compagnia petrolifera, e’ disposto a finanziare una campagna di risanamento dell’ambiente di una sanguisuga, si usa la tigre o un altro animale che istintivamente ci e’ simpatico, a beneficio poi di tutto l’ecosistema. A questo si aggiunga spesso la negligenza di molti governi nei confronti dell’ambiente, primo tra tutti la Cina. Se la pressione internazionale degli amici dei panda puo’ fare qualcosa per salvare quello che rimane delle foreste di bambu’ io non penso sia un male, e sicuramente non e’ colpa del panda.
    Quello che e’ importante semmai e’ fare in modo che si sappia che non esistono solo i panda ma ci sono anche specie piu’ criptiche, la conoscenza e’ sicuramente una buona spinta per l’azione, specialmente laddove si rendono necessarie campagne di opinione internazionali (o anche nazionali) o raccolte di fondi per progetti come l’EDGE.
    Io non colpevolizzerei i collezionisti da panda o di tigrotti di pelouche, insomma, perche’ loro sono un ingranaggio fondamentale nei meccanismi di conservazione.

    • Oh, sono alquanto galvanizzato dal fatto che tu sia venuta a fare un giro qui; Se vedi nei commenti ho risposto ad una argomentazione relativamente simile (il panda è comunque una flagship species con tutto quello che ne consegue) poco sopra a Matteo; il fatto di prendersela con il panda perché ciuccia tutte le risorse e si prende tutta la gloria è un espediente per lo più per metterla sul ridere e attirare un minimo di attenzione su specie che invece questa attenzione non la hanno. E’ anche vero che la maggior parte dei conservazionisti adesso pensa che una qualche politica di “triage” per decidere cosa valga la pena salvare o meno è necessaria (anche se nessuno si vuole prendere la responsabilità di stabilire i criteri), ma non è di quel genere di discorso che volevo occuparmi.

      Diciamo che sostanzialmente era tutto un pretesto per poterti plagiare e parlare di animali non proprio carini e che hanno bisogno della nostra attenzione almeno quanto il panda, sono forse stato preso un po’ troppo sul letterale, nonostante abbia cercato di sottolineare il fatto che fossero iperboli (Come con il riferimento ad #occupy, ad esempio.)

      Grazie della visita 😀

  5. Questo post è divertente, scorrevole, a tratti anche esilarante e contiene anche un bel messaggio! Che bello leggere di tanto in tanto blog così! Complimenti!

  6. Figurati, per me piu’ si parla di specie misconosciute e meglio e’, e’ bene che altri lo facciano e non saro’ certo io a denunciarti per plagio, non sono mica Steve Jobs! Anzi, ti ringrazio per l’attestazione di stima 😀

  7. L’ha ribloggato su Zoropsise ha commentato:
    Un delizioso articoletto, dallo spirito lieve ma che affronta un problema notevole: perchè si parla sempre e solo di quella dozzina di specie da proteggere?

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