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Contro la plutopucciocrazia: il pollo di Montagna (che non è un pollo) e il fungo assassino

Questo è un pollo di montagna, una specie in via d’estinzione considerata non pucciosa:

Tecnicamente quella nella foto, essendo femmina, dovrebbe essere una pollastrella di montagna. Photocredits: Arkive.org

No, non ho sbagliato a mettere la foto. Leptodactylus fallax è la rana gigante dei fossati, altrimenti nota come pollo di montagna. Perché?

Perché sa di pollo, ovviamente. E questo l’ha messa parecchio nei guai.

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Contro la Plutopucciocrazia: Adetomyrma venatrix

Dunque, torno dalle vacanze, e, per abitudine, vado a fare un giretto nelle statistiche del blog. Chissà quali termini della ricerca hanno indirizzato amabili utenti verso il mio blog in questi tre giorni! Magari posso capire cosa piace alla gente, e sfruttare queste nuove informazioni per diventare più apprezzato e popolare !

Vi odio tutti.

Ripensandoci, non me ne frega una beata mazza di quello che volete vedere voi maledetti pucciofili. Anzi, adesso, per dispetto, vi beccate un’altro post antiplutopucciocratico, con una creatura non solo repellente per i plebei che non trovano pucciosità se non in creature con il rapporto dimensionale occhi/cranio più alto di quello di un manga super-deformed, ma attivamente sinistra e vagamente EVIL.

Pucciofili e persone intelligenti, ecco a voi Adetomyrma venatrix, altrimenti detta la formica Dracula.

Guardate quanto sembra malvagia. 

Le formiche Dracula sono una specie endemica del madagascar, in via d’estinzione, indicizzata nell’ IUCN Red List of Threatened Species. Per saperne qualcosa di più, bisogna innanzitutto trovarla. Per farlo, dovete puntare una specifica foresta nel madagascar occidentale: la foresta di Zombitse.

Sì, per trovare la formica Dracula dovete addentrarvi nel cuore della foresta di Zombitse. Non ci saranno ulteriori commenti su quanto ciò sia una cosa TOTALMENTE E COMPLETAMENTE AWESOME.

Perché formica dracula ? Perché aprono abitualmente la testa dei loro piccoli e succhiano il loro sangue come nutrimento.

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Contro la Plutopucciocrazia II: Hemphillia dromedarius

Sono sul treno.

E’ senza aria condizionata.

E’ in ritardo di 30 minuti.

E’ più pieno di un carro bestiame.

Sono abbastanza alterato.

Dopo l’ennesima fermata in cui vengo travolto da dozzine di passeggeri impazienti di scendere da questo inferno ambulante, quella che può essere soltanto una luce celestiale individua un posto a sedere liberatosi nella carrozza.

Nessun/a vecchietto/a, donne gravide o invalidi a portata di sguardo. Lesto come una cavalletta zompo per conquistare il desiderato seggio, dove poggio le mie stanche membra ed estraggo il fido portatile. Non ho tempo da perdere, c’è della Scienza da fare.

Poi, l’orrore. Di fronte a me è seduta una ragazza. Indossa una maglietta bianca.

CON UN PANDA ED UN KOALA CHE SI ABBRACCIANO.

L’immagine sfonda i miei bulbi oculari come un ferro rovente. I miei globuli rossi cominciano ad andare in lisi termica, in parte per l’assenza di aria condizionata, in parte perché il sangue ribolle d’ira e di odio. Nel momento in cui sembrava potessi avere un attimo di respiro ecco che no, l’odiato urside si allea con un vile coprofago, e il mio disprezzo per la plutopucciocrazia viene rinnovato.

Urge parlare di qualcosa di veramente repellente e ben più degno di attenzioni per evitare un travaso di bile. Qualcosa di veramente repellente e sproporzionatamente awesome, come Hemphillia dromedarius, altrimenti detta Dromedary Jumping Slug.

Ora mi sento molto meglio.

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Contro la plutopucciocrazia: Rhinoplax vigil

Provate a fare un giro sul sito del WWF, e guardate le foto.

Che vedete ? Elefanti, gorilla, tigri, qualche tartaruga marina qua e là, e, ovviamente un infestazione di Panda. Tutti animali pucciosi e pelosotti, o quantomeno maestosi in qualche modo. Questo è un problema.

E’ un problema perché il Panda e i suoi amici richiedono da soli milioni e milioni di dollari per la loro conservazione, e sono solo una singola specie. Ragion per cui, se non sei un animaletto puccioso, e non condividi l’habitat con qualche forma di megafauna carismatica, sei finito. Non solo: tutti questi fondi rischiano di esser per nulla, dal momento che il Panda probabilmente è già condannato all’estinzione: si ciba di una specie di pianta molto poco nutriente e che ha bisogno di uno spazio infinito per crescere; sono suscettibili a una quantità spropositata di malattie, sono quasi impossibili da far riprodurre in cattività, e hanno bisogno di un sacco di spazio, che i cinesi gli stanno portando via. Intanto, un terzo delle specie di invertebrati al mondo sono in via d’estinzione, e nessuno gli presta attenzione, perché non sono minimamente pucciosi e bravi nel marketing come il panda. (Per non parlare di piante e funghi, che a momenti non vengono neanche considerate creature viventi.)

Guardate che creatura sinistra e ripugnante. Centinaia di specie profondamente più utili ed interessanti si estinguono ogni giorno. MI FAI SCHIFO, PANDA!

Ho deciso di battezzare questo problema plutopucciocrazia, perché gli animali pucciosi si prendono tutti i soldi e lasciano le altre creature a crepare mentre se la sguazzano nelle loro riserve naturali.

Per questo motivo, incanalando lo spirito dell’orologiaio miope (probabilmente il miglior blog biologico in italiano, che dovreste leggere invece delle mie stupidaggini), sarà il caso di mandare alla ribalta qualche animaletto che non ha la fortuna di essere stampato su una quantità irragionevole di tazze e magliette.

Per questa volta, visto che di invertebrati si parla spesso in questo blog, ho scelto un volatile, Rhinoplax vigil.

Cos’è, solo perché non è un orsacchiotto non merita il vostro amore ?

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