Contro la plutopucciocrazia: il pollo di Montagna (che non è un pollo) e il fungo assassino

Questo è un pollo di montagna, una specie in via d’estinzione considerata non pucciosa:

Tecnicamente quella nella foto, essendo femmina, dovrebbe essere una pollastrella di montagna. Photocredits: Arkive.org

No, non ho sbagliato a mettere la foto. Leptodactylus fallax è la rana gigante dei fossati, altrimenti nota come pollo di montagna. Perché?

Perché sa di pollo, ovviamente. E questo l’ha messa parecchio nei guai.

E’ di dimensioni abbastanza ragguardevoli dal momento che raggiunge anche i 20 centimetri di lunghezza e 3 etti di peso. Vive soltanto su qualche isola nei caraibi (principalmente Dominica e Montserrat) dove però è sempre più rara, tanto da essere ormai diventata una delle specie anfibie più in pericolo al mondo. Una combinazione abbastanza imprevedibile di fattori ha portato l’intera specie sull’orlo del tracollo: come usanza in questa categoria, prenderemo un singolo esemplare di Leptodactylus fallax e lo battezzeremo per empatizzare meglio con lei. In virtù del fatto che la rana in questione è femmina e nessuno la tratta bene la chiameremo Latona, la dea madre di Artemide ed Apollo che trasformò gli abitanti di un villaggio, che le avevano impedito di dissetarsi dopo il parto, in rane.

La nostra rana Latona è in pericolo per una combinazione di eventi: oltre alla distruzione del suo habitat e alla caccia (ormai proibita) perché è saporita, la sua specie è afflitta anche da una piaga che minaccia migliaia di specie di rane nel mondo: i chitridi.

Lo sporangio di un chitride al microscopio ottico. Se il nome vi sembra adatto ad una razza aliena malvagia di qualche fumetto/videogame, la prima impressione probabilmente è quella giusta
Photo Credits: David Patterson and Aimlee Laderman, 2001

I chitridi sono il phylum che include i più antichi funghi del mondo. Preferiscono ambienti acquatici o quantomeno umidi, e si cibano prevalentemente di materia organica morta.

Ogni tanto, però, sono parassiti. Nel 1999 è stata scoperta una nuova specie di chitride, Batrachochytrium dendrobatidis, anche per via del nome impronunciabile, viene generalmente chiamato bd. Come chiaramente si capisce dal nome latino, questo chitride infetta esclusivamente la pelle degli anfibi. Quando i chitridi parassitano, generalmente colpiscono piante o invertebrati: bd è l’unico membro della famiglia che colpisce vertebrati. Probabilmente perché gli altri chitridi hanno paura di lui, e non lo vogliono intorno.

Quanto è cattivo Batrachochytrium ? Beh, un idea può darvela il fatto che è stato definito dalla  World Conservation Union ”  the worst infectious disease ever recorded among vertebrates in terms of the number of species impacted, and it’s propensity to drive them to extinction “. E per essere la peggior infestazione nella storia dei vertebrati bisogna essere veramente pessimi, specialmente quando le tue iniziali, bd, ricordano palesemente la peste nera (black death).

 Bd sembra in grado di colpire quasi tutte le oltre 6000 specie di anfibi al mondo. Le popolazioni di anfibi colpite da questo temibile parassita crollano incredibilmente nel giro di poche settimane: se una specie è endemica e specializzata per un certo ambiente, e quindi le popolazioni sono tutte localizzate più o meno nello stesso posto, questo fungo può cancellarle dalla faccia della terra nel giro di pochi mesi.

Il modo con cui bd uccide, poi, è particolarmente inquietante. Il fungo si infila nelle cellule della pelle dell’anfibio, che tra le altre cose producono cheratina, la stessa sostanza di cui son fatti piume e capelli, che normalmente viene utilizzata per rendere più resistente la pelle. Il fungo provoca un ipercheratinizzazione, cioè la produzione di una quantità spropositata di questa proteina, che finisce per avvolgere interamente in una guaina rigida il corpo dell’animale. La pelle corazzata può essere un vantaggio quando sei un rinoceronte, ma le rane respirano e “bevono” per mantenere l’equilibrio dei sali attraverso la loro pelle.

La nostra pollastra Latona, come la sua omonima mitologica, si ritrova così privata dal sollievo di un sorso d’acqua, condannata a soffocare.

Batrachochytrium dendrobatidis, lo stermina dee Photocredits: AJC1 via Flickr

Ora, prima che vi facciate un idea sbagliata per come ve l’ho descritto sopra, questo chitride non è la peggior minaccia per la sopravvivenza degli anfibi: è solo la più imminente. La cosa che più mette in pericolo Latona e i suoi simili, come in più o meno tutte le altre specie, è la perdita di habitat e la generale distruzione del loro areale naturale: bd o non bd, se continuiamo a sottrargli terreno, prima o poi Leptodactylus fallax sparirà comunque. Ma la riduzione dell’habitat è normalmente un processo lungo e costante, come se stessimo trascinando varie specie in una guerra di logoramento. Bd è un blitzkrieg. Colpisce duramente e rapidamente; si può curare in cattività, ma non in natura.

Se  la popolazione di una specie è già ridotta per altri fattori, come ad esempio la caccia, bd può facilmente dare il colpo di grazia.

Impossibilitati a combattere il fungo in natura, i conservazionisti stanno cercando di allevare queste creature in cattività, ma per farlo devono confrontarsi con le loro particolari abitudini sessuali. In primo luogo, al contrario delle normali rane che depositano le loro uova in stagni o affini, Latona preferisce scegliere personalmente la location, scavare una fossa, e aspettare che si riempia di acqua piovana. Lì, il maschio rilascia un gran quantitativo di sperma. Poi le cose si fanno veramente strane, ragion per cui vi consiglio di vedere questo videoche vale realmente più di mille parole. Se non sapete se vale la pena guardarlo, sappiate che i girini, invece che mangiarsi tra loro o brucare alghe, si cibano in una furia scatenata di uova materne che vengono riversate a fiumi dalla madre.

Posso assicurarvi che non c’è nulla di puccioso in ciò.

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