La vita, le opere e il genere(!?) del Dottor Barry

Nel luglio del 1865, a Londra, il Dottor James Barry, che aveva ottenuto il rango di Inspector General of Military Hospitals, il più alto grado per un ufficiale medico nell’esercitò inglese, morì di dissenteria.

Il suo ultimo desiderio fu che il suo corpo non fosse toccato, neanche per essere aggiustato per la sepoltura, dopo la morte; ma vista la situazione, una donna zelante decise di andare contro all’ultimo desiderio del defunto.

E scoprì che il defunto Dr James Barry, uno dei medici più rispettati d’Inghilterra, era una donna.

Un ritratto di James Barry nel 1813, autore ignoto

Un ritratto di James Barry nel 1813, autore ignoto.

Margaret Ann Bulkley era nata a Cork, in Irlanda, agli inizi del diciottesimo secolo. Era una bimba prodigio, e sin dall’infanzia volle inseguire il sogno di diventare medico. Ma non solo era povera in canna (suo padre era stato imprigionato per debiti di gioco), ma era una donna, e le donne non erano ammesse alle scuole di medicina.

Ma lo zio di Margaret, James Barry, aveva un amico importante, David Stuart Erskine, il conte di Buchan, che da sempre era stato sostenitore dell’educazione tra le donne. Insieme a Margaret e James elaborò un piano: avrebbe fatto entrare nella scuola la bambina travestita da uomo, e con i sui agganci nell’esercito l’avrebbe fatta praticare in Venezuela, lontano da occhi indiscreti.

Nel 1812, James Miranda Stuart Barry diventa il più giovane uomo a ricevere una laurea dall’Università di Edinburgo, ad appena 14 anni. E non è neppure un uomo.

Il piano del Venezuela andò a monte, ma Margaret/James entrò comunque nei corpi armati, viaggiando in India, Canada, Sud Africa e Crimea. In Sud Africa, praticò il primo parto cesareo nella storia in cui sia madre che bimbo sopravvissero: quest’ultimo fu battezzato James Barry Munnik Herzog, in onore del medico, e divenne successivamente primo ministro in Sud Africa.

James non era apparentemente una persona simpatica con cui lavorare. Era arrogante, freddo, scostante e litigioso: si trovò a combattere (e vincere) diversi duelli, e mentre era in Crimea si guadagnò l’odio di Florence Nightingale, che lo considerava “un bruto”.

Margaret finì la sua carriera con una pensione anticipata per via di problemi di salute, anche se sempre lottò per poter continuare a fare il suo lavoro: la sua carriera militare, costellata di arresti e insubordinazioni gli impedì di ricevere l’Ordine dell’Impero Britannico, e diventare Sir James Barry, ma i suoi contributi alla medicina furono comunque celebrati dai suoi contemporanei.

Dopo la sua morte e la scoperta del suo genere, l’esercito britannico fu così imbarazzato dal fatto che una donna avesse ingannato l’establishment per 50 anni che pose un embargo su tutti i documenti che lo riguardavano per 100 anni.

Scrivendo di James/Margaret passo continuamente da un nome maschile a uno femminile, perché per quanto è chiaro che James volesse essere percepito dagli altri come uomo, non è altrettanto chiaro se lo volesse fare perché il suo inganno non fosse scoperto, o perché effettivamente fosse transgender. E’ difficile da stabilire solo in base a quello che sappiamo sulla sua vita, e c’è un certo dibattito tra la comunità LBGTQ e le femministe su chi ha diritto a rivendicare Margaret come sua icona.

Ciò detto, non mi sembra una cosa così importante. Anche togliendo il dibattito sulla sua identità sessuale, James/Margaret resta un genio/irriverente/eroina/duellante, che non sarà genio/miliardario/playboy/filantropo ma ci va molto vicino.

Paper di riferimento:
THE LIFE, WORK AND GENDER OF DR JAMES BARRY MD
(1795–1865)
A.K. Kubba

 

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